Vico Morcote
Lugano, SvizzeraIl paese pareva avesse una sorta di porta. Il passaggio era definito a valle da un lussuoso edificio con finestre decorate alla moda gotica e torre angolare, con tanto di bertesca aperta sui quattro lati a sentinella dei luoghi circostanti. Dirimpetto un imponente caseggiato di tre piani, con il lato corto sul diametro di una curva a ferro di cavallo, strozzava la via. Un portale ad arco, in pietra di Saltrio, posto sull’asse della facciata minore identificava l’ingresso.
Su una planimetria di tipo catastale, intitolata Organizzazione del campo di Vico Morcote, numerosi rettangolini sghembi raffiguravano le case del nucleo, ed erano raggruppati attorno a una fitta rete di stradine, viuzze e scalinate. La chiesa prepositurale, in disparte dal villaggio di almeno un centinaio di metri, era evidenziata nella grafica da una croce latina. Nell’angolo inferiore destro, due linee parallele a forma di ferro di cavallo simboleggiavano la strada principale. Le direzioni erano indicate sugli estremi del foglio: Morcote verso il basso e Carona verso l’alto.
Nelle immagini sono indicati i luoghi narrati nel romanzo:
Il dubbio del delegato .