Una lezione di rivalsa
Indomitus Publishing (09.01.2025)
Un cadavere quasi decapitato viene trovato in una lussuosa residenza in via Bossi a Lugano. La scure usata per il delitto e la scena del crimine, ricordano al delegato di polizia Ezechiele Beretta, Rodion Raskol'nikov mentre colpisce con la scure l’avida usuraia nelle pagine di Dostoevskij. In analogia con il romanzo, i dettagli del crimine fanno pensare a qualcuno che si è sentito autorizzato a fare del male a favore del bene.
Le testimonianze degli inquilini della residenza rivelano poco o nulla sulla vittima, un personaggio ambiguo e in apparenza senza un passato.
Il Beretta e l’appuntato Tranquillo Bernasconi, con i pochi indizi trovati nell’appartamento e le nebulose versioni raccolte durante l’indagine, seguono le tracce di un’ipotesi criminosa che li porterà sul San Gottardo. Scettico per talune coincidenze, il Beretta vuole approfondire la dinamica di un incidente stradale, dove un noto albergatore luganese e il suo autista hanno perso la vita lungo la Tremola, la tortuosa strada che porta al passo.
Le tracce conducono i due poliziotti nel Canton Nidvaldo e scoprono i progetti della vittima. L’uomo assassinato risiedeva a Stans e intendeva ritornare a Lugano, suo luogo d’origine, con l’intento di costruire un lussuoso albergo sul lago. I nuovi elementi fanno ipotizzare un movente legato alla compravendita del terreno dove avrebbe dovuto sorgere il lussuoso albergo. La vicenda, delineatasi in un primo momento con chiarezza, diventa torbida nel momento in cui il Beretta e il Bernasconi non riescono a ricostruire le origini della vittima: come se quell’uomo non fosse mai nato.